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12.03.2023

David Blamires visita Audiovision

Qualche giorno fa abbiamo avuto l'onore e il piacere di ospitare presso il nostro negozio David Blamires, che si è fermato un paio d'ore in compagnia di alcuni amici a chiacchierare e ad ascoltare musica.

David Blamires era una delle voci, nonché polistrumentista, che insieme a Mark Ledford accompagnavano il Pat Metheny Group, nel periodo che va da Secret Story Live a Imaginary Day, al centro il meraviglioso Still Life Talking. Segue una intensa carriera solistica con un proprio gruppo, come cantante e compositore.

 

Riporto il bellissimo e ispirato racconto dei due giorni modenesi di David, fatto da Grazia Fraccon (associazione culturale Trame 2.0 ndr) che per l'occasione festeggiava anche il suo compleanno.

 

E' difficile raccontare i sogni, quando si avverano, è difficile scrivere di qualcosa che una vorrebbe tenere fissato nella memoria del corpo il più a lungo possibile, poiché per due giorni ho vissuto qualcosa per cui vale la pena attendere.

David Blamires era fino a pochi mesi fa una delle voci e il polistrumentista che insieme a Mark Ledford toglievano il fiato (se provavi a seguire col canto anche solo per pochi momenti) di quei dieci anni magnifici del Pat Metheny Group da Secret Story Live a Imaginary Day, al centro l'indimenticabile Still Life Talking e la magnificienza del We Live Here, Live in Japan.

'David passerà da Modena...verremo a trovarti' i cavalieri che fecero l'impresa, Marco Fini e il caro partner in crime Fabio Federici, non avevano dubbi su questa follia che mi avrebbe risvegliata dopo alcuni anni difficili, dopo che i dischi del PMG si sono chiusi in ritiro spirituale da quel maledetto febbraio del 2020 che ci portò via Lyle Mays e come già avevo fatto con i dischi di Pino Daniele, dopo la morte di Pino, Rino e Joe.

Una dice sì, la musica resta ed è immortale, certo ma serve tempo se la musica viene deprivata delle loro esistenze.

Io non ho mai incontrato Lyle Mays di persona, di certo è una presenza importante nel mio mondo delle note. Sono stati giorni di lettere a David che hanno preceduto il suo arrivo, di ascolti della sua produzione solista : The David Blamires Group, il disco di sintesi più vicino al patrimonio di esperienza che si porta addosso e Absolute Drivel, oltre a tante altre produzioni di singoli, omaggi ad Allan Holdsworth e Voces De Vida un disco che David ha tenuto nel cassetto per molto tempo e che esplora la voce, il respiro e la potenza della vita in connessione con le esperienze e gli elementi naturali, un disco che si accompagna così bene di fronte alla maestosità della natura, paesaggi interiori ed esteriori. David è compositore, produttore, vincitore di due Grammy Awards, trasferitosi con la famiglia già da piccolo in Ontario (Canada) dallo Yorkshire.

<< Non avevo mai visto l'Europa prima del Tour del Pat Metheny Group, mi trovavo tra Helsinki e San Pietroburgo....>> <

<< la mia prima moglie era di origine italiana, così uno dei miei tre figli è talmente bruno, che potrebbe assomigliare ad un palermitano. Gli altri due invece, hanno colori chiari e gli occhi azzurri>>. <

Arrivano le confessioni il suo amore per i Weather Report, per Wayne Shorter, per i Quintetti di Miles, Bill Evans e le voci di Chet Baker e David Gilmour. Scatta una Ponte de Areia di Wayne Shorter con Milton Nascimento.

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Sono ancora un pù stranita da questa presenza, la mente scaccia di pensare alle ore davanti all'immagine e al suono della sua voce dietro il pianoforte di Lyle. La mente scaccia quelle note di Joe Amoruso che parevano rispettare una genealogia, inscritta da qualche parte nell'Universo. David Blamires è di fronte alla cripta di San Geminiano e l'organo del Duomo inizia a suonare, mai sentito suonare l'organo del Duomo in 59 anni di vita.

Facciamo un salto dall'amico Roberto Menabue, l'ultima sentinella delle mura di Modena, l'ultimo negozio di dischi rimasto in città, anche lui presente al concerto di Bologna nel 1995. Ci conosciamo ormai dalla fine degli anni 80 ed è il mediatore degli scambi musicali natalizi tra me e il mio cugino Spreengstiniano.

È tempo di riposo, stasera sarò seduta di fronte a BlamireZ per un intervista che ho pensato per l'Associazione Trame. Stasera si intoneranno canzoni, ci raggiungeranno le amiche e gli amici e Antonella servirà il Parmigiano del Papa e il suo aceto balsamico. Sarà un PPSS&JJT loop e grazie alle mani di Fausto Comunale...tutto tornerà ad AJA. Pino, Pat, Steely Dan, Simon and Garfunkel, Joni e James.

 

 

-giorno 2-

Tutto concorre alla perfezione, alle cinque arrivano i cavalieri e le consorti. Marco Fini è un modenese, ora felicemente sposato a Napoli, un amante della buona musica e seguace del PMG. Marco abitava in Via Puccini e andava alle medie alle Pasquali Paoli, oggi siamo qui a venti metri dall'ingresso della sua scuola. I luoghi non ti abbandonano mai. Ci resta il mistero che suo padre è originario di Bomporto, esattamente come mia madre. Appassionato di archeologia, medioevo e di icone.

Fabio, invece la città di Modena la conosce bene, oggi è un camminatore disinvolto, che si permette la distrazione di una chiamata ad Ernesto Vitolo nel mentre Piazza Muratori si affolla per il sabato.

Fabio intercetta il mio sguardo al tramonto << ricorda che non è un sogno>>.

Cristina è tornata a Varese, ma sono certa che la rivedrò presto.

Non ho controllo dell'auto, mi sento sollevata da terra, dall'autoradio esce la voce di Micheal Franks e David le sa tutte, e posso anche un po' cantare. I grattacieli col tridente della Maserati iniziano a somigliare al palmizio di Santa Monica. Giuro di non avere assunto droghe.

<> è l'atrio dove i Tassi raggiungevano altezze insperate e le bacche seducenti, non sfuggivano alla mia bocca.

Notiamo una lapide che in tutta probabilità serviva per indicare alle donne dove lasciare i figli di troppo, ci ricorda la ruota degli esposti, riparte l'indagine sui cognomi italiani : Degli Esposti, Esposito...

Riusciamo anche ad incontrare Gianlauro Pellati, 93 anni, un caro signore che per i giorni del mio compleanno ha provveduto alla caccia di uno dei suoi salami migliori.

Siamo vittime di un vortice di coincidenze, di buchi spazio-temporali dove si dialoga tra terra e cielo. Quasi un delirio persecutorio. Tutti hanno una copia del vinile di Still Life Talking.

Minuano suona nella nostra testa, nella mia non ha ancora smesso.

Alle sei appuntamento per un ascolto in alta fedeltà, Enrico Zanni di Audiovision, il paradiso alle porte della Pradella (Via Emilia Est) ha lavato il suo vinile per l'occorrenza, David ci racconta quella faccenda lì delle note scritte a penna sul folder del vinile, gli appunti durante le registrazioni in studio. Maneggiamo dischi straordinari abbandonando le orecchie su Waltz For Debbie e un Chet Baker d'annata.

David e Floyd (Marco) sono lì che ascoltano i dischi solisti di Gilmour e tutto si conclude con The Great Gig in The Sky....per me la vera Gig...è sulla terra oggi.

La sera è arrivata, perdiamo anche la possibilità di attraversare le strisce pedonali, persi nei ricordi di Milena sedotta da Augusto con 'A Searceful of Secret' . Il semaforo ritorna rosso.

Arrivano tutte le amiche e gli amici, si aggiunge Oscar Abelli alla Giabobazzi Case e al Pepe, Tiziano Salgarelli al flauto. A mezzanotte soffierò una candelina soltanto, perché questo sarà un compleanno davvero unico, un solo attimo di vita perfetto, come la più bella delle mareggiate.